domenica 11 febbraio 2018

Lavoratori statali sotto stress: l’allarme della Ue



Dalle molestie alle violenze da parte di terzi al mobbing, dalla precarietà ad orari di lavoro irregolari

L’allarme arriva dai rappresentanti sindacali di tutti i Paesi della Ue: i lavoratori della pubblica amministrazione sono sottoposti a stress eccessivo e a rischi che possono ripercuotersi non solo sulla loro salute ma anche sul buon funzionamento dell’amministrazione.

Dalle molestie alle violenze da parte di terzi al mobbing, dalla precarietà ad orari di lavoro irregolari: diversi sono i fattori che possono rientrare nella casistica dei cosiddetti “rischi psicosociali” che “sembrano oggi rappresentare – si legge nel manuale diffuso in Italia dalla sigla del pubblico impiego della Cgil- la principale minaccia alla salute e al benessere dei dipendenti e dei funzionari pubblici”.

GLI EFFETTI DELLO STRESS – Gli effetti dello stress da statale, sono burnout e depressione, patologie cardiovascolari e disturbi muscolo-scheletrici tra i dipendenti, oltre ad avere gravi ripercussioni sulle organizzazioni presso cui lavorano: elevato tasso di assenze per malattia, scarso rendimento e calo della produttività, morale basso, un maggior rischio di incidenti, aumento dei reclami da parte degli utenti. Tutte cose che “aumentano i costi e possono causare danni d’immagine”.
I RISCHI PER DI DIPENDENTI PUBBLICI – L’Agenzia europea per la salute e la sicurezza sul lavoro aveva già dimostrato che, su sette dei fattori di rischio psicosociale a cui potrebbero andare soggetti i lavoratori statali, sei di questi raggiungevano livelli molto più alti della media.
In particolare, la violenza e l’aggressione da parte di utenti e clienti negli uffici pubblici, di pazienti nella sanità pubblica, di allievi nella scuola e di altre categorie considerate “problematiche”, perché espongono il lavoratore statale a situazioni in cui la reazione dei soggetti può trascendere e arrivare al maltrattamento verbale ma anche fisico. Nell’amministrazione centrale, è stato riscontrato un rischio elevato in oltre il 68% delle sedi oggetto dello studio. La ricerca riporta i casi di aggressioni ai dipendenti dell’agenzia delle entrate britannica e a quelli della polizia penitenziaria in Spagna.
ALCUNE POSSIBILI SOLUZIONI – Nel documento vengono dati alcuni suggerimenti per evitare di sottoporre i dipendenti statali ai rischi causa di stress: individuare tutti i potenziali pericoli connessi allo svolgimento delle mansioni, istituire delle figure e delle strutture che dovranno supportare i dipendenti pubblici, erogare formazione specifica e, in considerazione dell’elevato numero di donne impiegate statali, prendere contromisure in modo che non possano essere esposte a molestie o violenze di alcun genere.
Riportando le migliori pratiche, vengono date anche indicazioni precise, dall’illuminazione degli uffici alla realizzazione di uscite di sicurezza, dalla flessibilità più completa degli orari al “diritto a disconnettersi”, alla possibilità di lavorare a distanza sfruttando le tecnologie di oggi.

sabato 10 febbraio 2018

Muore ex vicesindaco e assessore: «Una grande perdita»


GROSSETO – È morto questa mattina Donato Papa, già segretario del Psi ed ex assessore allo sport del Comune di Grosseto, per cui ricoprì anche la carica di vicesindaco, a cavallo tra gli anni 70 e 80 con i sindaci Giovanni Battista Finetti e Flavio Tattarini.
Donato Papa era il padre di Mauro Papa direttore della Clarisse. «Una grande perdita – hanno commentato Dino Seccarecci e Filippo Andretta, esponenti del Psi – insieme abbiamo condiviso tante battaglie».

venerdì 9 febbraio 2018

Due bicchieri di vino al giorno aiutano a "ripulire" il cervello

Una ricerca scientifica ha svelato gli effetti benefici del vino. Secondo gli studiosi sarebbe in grado di "ripulire" il cervello
Due bicchieri di vino al giorno fanno bene al cervello e aiuterebbero a “ripulirlo”. A svelarlo è una ricerca scientifica pubblicata su “Scientific Reports”, che ha messo in luce gli straordinari effetti positivi che l’alcol potrebbe avere sul nostro organismo.
Il consumo di basse dosi di vino infatti aiuterebbe a placare l’infiammazione cellulare e faciliterebbe lo smaltimento delle tossine che si trovano nel cervello, in particolare le proteine che accumulandosi provocano l’Alzheimer.

La ricerca ha evidenziato come in questi casi sia fondamentale la quantità di vino ingerito. Un consumo eccessivo e prolungato di alcol, come ben sappiamo, provoca gravi danni al sistema nervoso centrale, ma in piccole quantità può avere degli effetti positivi agendo sul sistema glinfatico.
Quest’ultimo grazie al liquor, un liquido che si trova nel sistema nervoso centrale, è in grado di eliminare le sostanze di scarto che si trovano nel cervello e di immetterle nel sistema circolatorio, dove verranno inviate al fegato per essere smaltite.
La ricerca è stata realizzata da Maiken Nedergaard, direttore del Center for Translational Neuromedicine all’Università di Rochester, New York. Lo scienziato nel 2012 aveva già evidenziato il modo in cui il sistema glinfatico agiva sullo smaltimento delle proteine tau e beta amiloide nel cervello.
Ora lo studioso ha scelto di analizzare il modo in cui l’alcol agisce su di esso. Le ricerche hanno coinvolto un gruppo di topi che sono stati esposti ad alti livelli di alcol, riportando i danni più comuni alle abilità cognitive e motorie provocate dal vino.
Quando però gli animali hanno assunto delle dosi moderate di vino la situazione è cambiata. Il sistema glinfatico ha iniziato a diventare più efficiente, mentre le doti motorie e cognitive sono rimaste inalterate.
Già in passato gli studiosi avevano dimostrato come l’alcol, se assunto nelle giuste dosi, potesse fare bene all’organismo. Ad esempio garantisce un minor rischio di demenze e un miglior funzionamento del sistema cardiovascolare.
Ovviamente bisogna fare sempre molta attenzione quando si consuma l’alcol. L’AIRC ormai da tempo ha inserito questo alimento nella lista degli agenti cancerogeni.
Per l’autorità la maggioranza dei tumori “si verifica in persone i cui consumi di alcolici superano le soglie raccomandate: 20 g di alcol al giorno (l’equivalente di due bicchieri di vino da 125 ml) per i maschi e 10 g al giorno per le femmine (circa un bicchiere di vino da 125 ml)”.



Comune Milano, inaugurati i nuovi servizi servizi della rete Alzheimer ..




(askanews) -La linea telefonica dedicata, il Centro di Psicologia per l’Anziano e i Centri d’Incontro. Sono i tre servizi cardine della Rete Alzheimer del Comune di Milano, affidati a tre nuovi gestori e inaugurati oggi dall’assessore alle Politiche sociali di Milano, Pierfrancesco Majorino.


Si tratta nello specifico della “Linea Telefonica per il Decadimento Cognitivo” con sede in viale Tunisia 10, affidata alla PALOMA 2000 Coop.Sociale a.r.l. ONLUS, del “Centro di Psicologia per l’Anziano e l’Alzheimer” del Municipio 5, affidato all’Associazione AMA Milano Onlus, e dei “Centri di Incontro” dei Municipi 4, 7 e 9, in affidamento alla Fondazione don Carlo Gnocchi Onlus.
“Puntiamo a migliorare la capacità di assistenza alle famiglie che hanno al loro interno un membro affetto da questa patologia”, ha detto l’assessore al Welfare Pierfrancesco Majorino. Per questo, i servizi di orientamento e sostegno ai nuclei familiari verranno implementati attraverso l’integrazione della Rete Alzheimer con i servizi sociali, socio-sanitari (come le Residenze Socio Assistenziali) e sanitari (i Punti fragilità di Ats), attraverso momenti di confronto con le realtà cittadine e istituzionali (come la giornata mondiale Alzheimer o il delle Forum Politiche Sociali) e tramite la realizzazione di strumenti di informazione e valutazione degli interventi da parte dei cittadini.
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La Voce Dei Senior: Comune Milano, inaugurati i nuovi servizi della re...: (askanews) -La linea telefonica dedicata, il Centro di Psicologia per l’Anziano e i Centri d’Incontro. Sono i tre servizi cardi...