giovedì 12 maggio 2016

Un viaggio in treno virtuale contro l’Alzheimer

Non farmaci sedativi ma stimoli rasserenanti per combattere gli stati di ansia che accompagnano i malati di Alzheimer.
È l’idea che sta dietro una carrozza ferroviaria virtuale brevettata dal Politecnico di Milano che consente di simulare un rilassante viaggio in treno. I pazienti, comodamente seduti su poltroncine contenitive in grado di sostenere e dare sollievo, possono osservare su uno schermo il paesaggio che scorre, ascoltare i tipici suoni del treno, dalle frenate alla corsa, così come il vociare che riempie gli scompartimenti.
Le luci utilizzate nella speciale carrozza sono inoltre ben calibrate rispetto alla luce “virtuale” dello schermo per garantire un effetto realistico. All’interno della carrozza è inoltre possibile integrare delle webcam per consentire il monitoraggio in remoto dell’ospite da parte degli operatori sanitari.
La carrozza prevede anche un “ingresso” che, con ausili multimediali ed elementi iconografici, consente di offrire ai pazienti una vera e propria introduzione al viaggio.
Il dispositivo, secondo i ricercatori, è un valido ausilio per la terapia non farmacologica, che punta a sostituire i farmaci con pratiche di natura cognitiva o occupazionale capaci di generare un senso di quiete e mitigare gli stati di ansia, in particolare “ansia da fuga”.
Gli specialisti nel trattamento dell’Alzheimer, rispetto a questa particolare tipologia di disturbi, hanno individuato nel “viaggio in treno” l’esperienza che più di tutte possa accomunare il passato di persone appartenenti a diversi ambiti socio-culturali, ritenendola quindi ideale come ambientazione della terapia .

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