venerdì 27 maggio 2011

1.000 posti di lavoro nelle attività legate a Expo 2015 per persone con disabilità

Almeno 1.000 posti di lavoro nelle attività legate a Expo 2015 per persone con disabilità.

E' l'impegno assunto dal presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni (che ha definito la cifra "prudenziale"), con la sottoscrizione di un Protocollo di intesa con Expo 2015 spa e le associazioni di rappresentanza e tutela delle persone con disabilità, presente l'assessore all'Istruzione, Formazione e Lavoro Gianni Rossoni, che ha dato un contributo decisivo a questo progetto, oltre al dr. Mario Melazzini e Marco Rasconi, presidente della Lehda Milano, e ai rappresentanti di Lega Cooperative (Felice Romeo) e di Confcooperative (Maurizio Ottolini).

Expo 2015 spa era rappresentata da Alberto Mina, direttore Affari istituzionali ed Eventi.

"Expo 2015 - ha sottolineato Formigoni - rappresenta una grande opportunità anche per definire nuove politiche di inclusione lavorativa di soggetti con disabilità. Vogliamo promuovere una cultura della centralità della persona, in grado di portare, anche se patisce una disabilità, un contributo qualificato e prezioso nel mondo del lavoro e dell'impresa".

L'iniziativa si raccorda con il Piano d'azione regionale, che punta insieme su formazione e occupazione dei disabili e si propone di andare oltre il semplice rispetto della normativa in materia (la legge 68).

"Vogliamo invece attuare - ha spiegato Formigoni - una strategia condivisa, che miri a: interpretare l'impresa sociale come strumento di sussidiarietà, per sperimentare processi di inserimento lavorativo; sostenere l'applicazione di tecnologie per favorire l'inserimento; stimolare percorsi formativi per persone con disabilità, in modo che possano lavorare efficacemente all'interno di servizi in Expo".

Le forme contrattuali potranno essere tirocini lavoratovi e/o formativi, borse lavoro, stage lavorativi, contratti a tempo determinato, ecc.

La Lombardia, ha assicurato il presidente, metterà risorse proprie, reperibili tra l'altro anche all'interno di un Accordo Quadro siglato col Ministero del Lavoro, che prevede un finanziamento di 20 milioni per progetti di inserimento lavorativo relativi alla realizzazione dell'Expo.

(Lombardia Notizie Ln - Milano))

giovedì 26 maggio 2011

Disturbi specifici di apprendimento (DSA)

Rimane valida anche per il corrente anno scolastico la diagnosi presentata prima dell’entrata in vigore della L 170/2010

Ecco la Nota prot.n. 3573 del 26 maggio 2010-Prot. MIURAOODGOS 3573
Oggetto: Diagnosi alunni con DSA precedente all’entrata in vigore della Legge 8 ottobre 2010 n.170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”

La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento (DSA). La Legge dispone altresì, a favore di alunni e di studenti con diagnosi di DSA, l’attivazione presso le istituzioni scolastiche di apposite misure educative e didattiche individualizzate e personalizzate, nonché di specifiche forme di valutazione, anche in sede di Esami di Stato.

Ai sensi dell’art. 3, comma 1, della Legge in questione, l’individuazione di alunni e studenti con DSA avviene mediante specifica diagnosi rilasciata dalle strutture specialistiche del Servizio Sanitario Nazionale. L’articolo citato dispone, inoltre, che le Regioni, nel cui territorio non sia possibile effettuare la diagnosi nell’ambito dei trattamenti specialistici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale possono prevedere, nei limiti delle risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente, che la medesima diagnosi sia effettuata da specialisti o da strutture accreditate.
Pertanto, il dettato della Legge innova quanto previsto dalla nota ministeriale prot. n. 26/A 4° del 5 gennaio 2005, ove era indicata la possibilità di avvalersi direttamente, per il rilascio della diagnosi, di specialisti o di strutture accreditate.

Risulta tuttavia opportuno precisare, anche a seguito delle numerose segnalazioni provenienti dal territorio, che le disposizioni in parola hanno effetto solo a partire dall’entrata in vigore della stessa Legge, ossia dal 2 novembre 2010. Gli alunni e gli studenti, con diagnosi di DSA redatta anteriormente all’entrata in vigore della Legge, potranno quindi regolarmente usufruire degli strumenti compensativi e delle misure dispensative previsti, sia nella normale attività didattica sia nell’ambito dei prossimi Esami di Stato.

Inoltre, in considerazione dell’imminente svolgimento degli scrutini finali e degli esami di Stato del primo e del secondo ciclo, i Dirigenti scolastici potranno ritenere valide anche le diagnosi o le certificazioni rilasciate da specialisti o strutture accreditate successivamente al termine sopra richiamato, e comunque in tempi utili per l’attivazione delle previste misure educative e didattiche individualizzate e personalizzate, nelle more dell’emanazione da parte delle Regioni di appositi provvedimenti, tesi a disciplinare quanto previsto dall’art. 3, comma 1, della Legge in parola, fatte salve le disposizioni eventualmente già emanate dalle Regioni stesse.

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mercoledì 25 maggio 2011

Stress da lavoro, le linee guida dell’Inail

Le situazioni di disagio lavorativo sono in costante aumento e lo stress legato all’attività lavorativa è diventato un problema assai diffuso.
Lo stress legato al lavoro è oggetto di preoccupazione sia per i datori di lavoro sia per i lavoratori. Vi è quindi un interesse comune ad affrontare la tematica e la necessità di una azione congiunta. L'INAIL, istituto per gli infortuni sul lavoro, mette a disposizione delle aziende gli strumenti e le linee guida per procedere alla valutazione e alla gestione del rischio. In un'apposita piattaforma online del proprio portale - mette a disposizione una metodologia da seguire e specificatamente contestualizzata alle indicazioni di legge. All'area informativa è possibile accedere mediante una semplice registrazione gratuita. Nel portale sono disponibili strumenti per effettuare la valutazione e la conseguente gestione del rischio da stress lavoro-correlato attraverso un percorso scientificamente corretto, con il coinvolgimento coordinato, partecipato ed integrato dei lavoratori e delle figure della prevenzione presenti in azienda. Nello specifico un "manuale" predisposto mette a disposizione una lista di controllo da utilizzare nella fase della valutazione preliminare che permette di rilevare numerosi parametri tipici delle condizioni di stress, un questionario da utilizzare nella fase di valutazione della percezione soggettiva dei lavoratori - e utile all'identificazione e alla caratterizzazione del rischio da stress lavoro-correlato e delle sue cause - e, infine, una guida per la predisposizione dei focus group (da utilizzare nella fase di gestione e monitoraggio per identificare soluzioni efficaci in base ai risultati emersi dalla valutazione).
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Dossier “Stress da lavoro, le linee guida dell’Inail”

venerdì 6 maggio 2011

SALUTE: L’IMPORTANZA DELLA PREVENZIONE, FISICA E MENTALE



«‘linee guida’ per la terza età: benessere, salute mentale, malattie delle ossa e utilizzo corretto dei farmaci»


Per una Milano che invecchia, quattro grandi medici indicano la strada per affrontare al meglio la terza età.


Perché in città negli ultimi 30 anni il numero degli anziani è passato dal 14 al 24 per cento degli abitanti superando la soglia dei 300 mila residenti (314mila): 124 mila uomini e 190 mila donne. I centenari sono raddoppiati in 10 anni, passando da 220 a 430, con un rapporto donne-uomini di 7:1.


Essere anziani, però non significa trascurare la propria salute, sentirsi soli e vivere negativamente questa parte di vita.