lunedì 7 marzo 2011

Disabili Milano e Lombardia, Piano di Azione Regionale sulla disabilità

INTRODUZIONE – La finalita` del documento
Il Piano d’Azione Regionale muove dalla convinzione che
ogni persona nel suo percorso di vita, in un contesto

ambientale sfavorevole, puo` diventare una persona
con disabilita'.
E` quanto previsto anche dall’art. 1 della convenzione
ONU del 2007: «per persone con disabilita` si intendono
coloro che presentano durature menomazioni fisiche,
mentali, intellettuali o sensoriali che in interazione con
barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena
ed effettiva partecipazione nella societa` su base di
uguaglianza con gli altri» (Convenzione delle Nazioni Unite sui
diritti delle persone con disabilita` ).

La disabilita` non e` quindi intesa come un fattore
straordinario, ma come un dato relativamente diffuso,
che chiama in causa la societa` nel suo complesso.
L’obiettivo di Regione Lombardia e` garantire piena

dignita` di esistenza a tutti i suoi cittadini.
Il bisogno, proprio di ogni individuo, di affermare
ed esprimere compiutamente la propria liberta`
necessita di un ambiente favorevole, alla cui

realizzazione collaborano molteplici fattori:
l’educazione, il lavoro, il mondo dell’impresa,
il terzo settore, gli enti e le istituzioni locali,
il settore dei trasporti come quello del tempo libero.
In tal senso, molte azioni a favore delle persone
con disabilita` sono state intraprese in Regione
Lombardia nel corso del tempo e diverse sono le
esperienze sul territorio che hanno evidenziato

elevate capacita` di accoglienza e risposta.
Tuttavia sono ancora troppe – in Europa, in Italia
e anche in Lombardia – le barriere che ostacolano
il percorso di vita di una persona con disabilita`,

a partire dalla nascita fino all’eta` adulta ed anziana.
Per creare un ambiente capace di sostenere

concretamente la volonta` delle persone con disabilita`
di perseguire la propria piena realizzazione personale
e sociale, e` necessario creare un sistema articolato
di conoscenza dell’esistente (sia in termini di bisogno
sia rispetto ai tentativi di risposta in essere), che integri
i diversi livelli dell’azione politica garantendo una

risposta efficace ed univoca.
Questo e` possibile solo attraverso la realizzazione
di un piano congiunto che superi i problemi di

coordinamento e integrazione tra i diversi livelli
territoriali e all’interno di Regione Lombardia.
Il Piano d’Azione Regionale per le politiche in favore

delle persone con disabilita` vuole essere uno
strumento operativo, integrato e sinergico, che
definisca obiettivi e strumenti per una politica regionale
unitaria.
E`stato percio` concepito in maniera intersettoriale
e interassessorile, cosı` da razionalizzare e ottimizzare
le iniziative esistenti, favorire le esperienze virtuose gia`

presenti sul territorio, contribuire a innovare e
migliorare le politiche per la disabilita` .
Il focus non e` limitato ai soli aspetti di carattere

assistenziale, ma si estende anche a quelli
bio-psico-sociali, indispensabili per rimettere la
persona al centro e renderla protagonista del sistema
in tutte le fasi della vita.

La struttura del Piano d’Azione segue pertanto
questa direzione, affrontando le diverse aree del
bisogno e le domande della persona.

Dopo una descrizione del quadro istituzionale di
riferimento e degli obiettivi e strategie generali,
si affrontano i temi, tra loro legati, della continuita`
della risposta nei diversi settori (Salute e Assistenza,
Educazione, Lavoro e Impresa e l’innovativo ruolo dell’accompagnamento e del Case manager) e
dell’accessibilita` e fruibilita` del territorio
e dei servizi, secondo una concezione ampia che

comprende anche gli aspetti legati alla comunicazione
e alla realizzazione dell’Expo 2015.
Vengono infine descritti gli elementi trasversali
di governance del sistema e della rete dei servizi e

l’analisi di sostenibilita` economica e finanziaria
del Piano d’Azione.
Dossier "Disabili Milano e Lombardia, Piano di Azione Regionale sulla disabilità"

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